Investire in una campagna di equity crowdfunding significa diventare socio a tutti gli effetti della società proponente. Tuttavia, i diritti acquisiti variano in base alla tipologia di quote sottoscritte. In questa guida approfondiamo cosa spetta all’investitore: dai diritti patrimoniali agli eventuali diritti di voto, fino alle clausole di tutela come il Tag Along. Un approfondimento essenziale per chi desidera investire consapevolmente.
Ogni sottoscrittore ha diritto a una quota degli utili societari, in proporzione alla propria partecipazione. Questo diritto patrimoniale dipende dalla politica aziendale di distribuzione degli utili e dal ciclo di vita dell’impresa, spesso ancora in fase di crescita.
Per approfondire le opportunità di rendimento e conoscere anche gli strumenti di uscita, puoi consultare il focus su exit e profit strategy.
Non sempre. In molte campagne le quote offerte non attribuiscono diritto di voto, specialmente se la startup vuole preservare una governance centralizzata e agile. Tuttavia, esistono strutture più inclusive.
Per sapere quali diritti sono connessi a ciascuna campagna, è fondamentale leggere il documento KIIS (Key Investment Information Sheet) disponibile nella scheda di ogni offerta.
Due strumenti molto importanti sono:
Una spiegazione approfondita è disponibile nell’articolo Clausola Tag Along e patti di co-vendita.
Ogni campagna pubblicata su Opstart è accompagnata da un set di documenti, tra cui il KIIS, che riassume in modo chiaro:
Puoi approfondire il funzionamento e l'importanza di questo documento nella guida Equity crowdfunding: cos’è e come funziona.
Investire in equity crowdfunding non è solo una scelta finanziaria: è partecipazione attiva all’impresa. Conoscere i propri diritti consente di valutare se l’offerta è in linea con i propri obiettivi e il proprio profilo di rischio.
Per sapere come monitorare il rendimento e prepararsi alla fase post-campagna, leggi anche Cosa succede dopo l’investimento.